giovedì 15 aprile 2010

Il carillon

Danielle a Sayid, mentre lo tiene prigioniero:
"Ti faccio vedere una cosa.
E' un carillon. Ma non funziona, è rotto. Da molto tempo. Era un regalo del mio amato per il nostro anniversario".
S: "Vuoi dire Alex"
D: "Robert. Mi ha dato molto conforto qui nei primi anni".
S: "Io te lo posso aggiustare. Posso dargli un'occhiata, se mi liberi le mani"

Il dialogo continua. Poi Danielle, con una siringa, inietta un sedativo a Sayid.
Quando questi si sveglia gli dice:
"Scusa per il sedativo (...)
Ti sei offerto di aggiustarmi il carillon dopo tutto quello che ti ho fatto, le torture, le scosse elettriche, perché?"
Sayid: "Vuoi che l'aggiusti il tuo carillon o no?"
D: "Sì, per piacere".
S: "Allora dimmi il tuo nome"
D: "Danielle, mi chiamo Danielle"


E' la prima volta che sentiamo parlare di Alex (curiosamente se ne parla al maschile, tanto che Sayid pensa che sia "l'amato" di Danielle), di Robert e anche di Danielle, che ci rivela finalmente il suo nome.


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